Dopo dieci anni di lavoro nell’editoria,
dopo sette anni di lavoro in Agenzia Letteraria,
sono arrivata alla conclusione che il diritto d’autore è una questione sempre più obsoleta per cui rimando e sottoscrivo quanto spiega Wu Ming 1
http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/copyleft_booklet.html
Per quanto mi riguarda, penso che l’etica di chi, come me, offre consulenza editoriale sia di essere minimamente pagata per quello che effettivamente faccio:
ricerca editore con relative spese
risultato ottenuto.
Non mi interessa la prospettiva di vivere come un parassita sui diritti dell’autore. Questo indipendentemente dal fatto che i diritti ammontino solo a qualche decina di euro o infinitamente di più quando il manoscritto diventa un best seller.
D’altro canto io so solo leggere e credo nella missione di trovare il giusto editore per alcuni libri che meritano. Chi scrive, l’autore, deve maturare i suoi diritti senza percentuali all’agente. E comunque, viva la circolazione democratica dei libri, con tutti i rischi che comporta.